Il Consiglio di Stato ha recentemente emesso una sentenza di grande rilevanza per il personale ATA (Assistenti Tecnici Amministrativi) in Italia, stabilendo che il servizio militare deve essere valutato con lo stesso punteggio per tutti i candidati nelle relative graduatorie. La sentenza, identificata con il numero 09864/2024, ha annullato le disposizioni precedentemente in vigore, secondo le quali i punteggi variavano in base al tipo di impiego ricoperto dal candidato durante il servizio di leva.
Secondo il decreto del Ministero dell'Istruzione, i candidati che avevano lavorato con l'amministrazione scolastica ricevevano un punteggio di 6 punti, mentre coloro che non avevano tale esperienza si vedevano attribuire solamente 0,60 punti. Questa disparità aveva suscitato preoccupazioni e contestazioni da parte di alcuni candidati, che si erano rivolti al Tribunale Amministrativo per cercare una maggiore equità nel sistema di valutazione.
Inizialmente, il Tribunale Amministrativo aveva respinto il ricorso, sostenendo la legittimità delle misure vigenti. Tuttavia, il Consiglio di Stato, accogliendo il successivo ricorso, ha ribadito un principio fondamentale: quello della uguaglianza. Secondo la Corte, il punteggio attribuito per il servizio militare deve essere uniformato a 6 punti per tutti i candidati, senza alcuna distinzione legata all’occupazione durante il periodo di leva.
Questa decisione non solo promuove l’uguaglianza tra i diversi candidati, ma rappresenta anche un passo importante verso una maggiore giustizia nelle procedure di selezione e valutazione all’interno del personale ATA. Con questa sentenza, il Consiglio di Stato ha dimostrato l'importanza di un trattamento equo e imparziale, garantendo a tutti i candidati la stessa opportunità di valorizzare il servizio militare nelle loro graduatorie.
In conclusione, la sentenza del Consiglio di Stato non solo ha modificato il panorama normativo riguardante le graduatorie ATA, ma ha anche segnato un’importante vittoria per i diritti dei lavoratori e per il principio di uguaglianza nella pubblica amministrazione.