Il Concorso a cattedra PNRR2 ha mostrato una significativa diminuzione delle candidature da parte dei docenti italiani, segnalando un trend preoccupante nel panorama educativo del paese. Attualmente sono pervenute circa 36.000 domande per i posti di infanzia e primaria, mentre per la secondaria sono circa 202.000. Questi numeri, sebbene elevati, fanno emergere un confronto inaspettato con le edizioni precedenti.
Nel recente passato, si registrava una partecipazione molto più consistente, con oltre 437.000 candidati che si erano presentati per ottenere uno dei 29.000 posti disponibili in un concorso simile. Questo calo nelle adesioni potrebbe essere interpretato come un segnale di disillusione tra i potenziali aspiranti docenti, soprattutto considerando le difficoltà e le incertezze che caratterizzano il sistema educativo attuale.
Analizzando più nel dettaglio le singole regioni, la Lombardia ha visto un’affluenza di 103 domande per 142 posti di sostegno, una proporzione che rende evidente la difficoltà a coprire le posizioni disponibili. In Piemonte, la situazione appare ancora più critica: sono state presentate solo 31 candidature per 108 posti di sostegno, mentre in Veneto si segnalano 46 aspiranti per 675 posizioni di sostegno nella primaria.
La diminuzione delle candidature al concorso PNRR2 pone interrogativi sulla capacità del sistema scolastico di attrarre e mantenere nuovi docenti. Questa situazione potrebbe rivelarsi problematica, non solo per i posti vacanti ma anche per la qualità dell'istruzione, che dipende fortemente dalla presenza e preparazione di insegnanti altamente qualificati.
Il Ministero dell'Istruzione sta quindi riflettendo sulle possibili cause di questa disaffezione e sulle strategie da adottare per incentivare le candidature nei prossimi futuri concorsi, cruciale per l'equilibrio e la funzionalità del sistema scolastico italiano.