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L'istruzione come fattore chiave nella longevità: un'indagine rivela legami tra educazione e mortalità
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L'istruzione come fattore chiave nella longevità: un'indagine rivela legami tra educazione e mortalità

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Uno studio dell'Istat mette in luce l'importanza dell'istruzione nella vita delle persone, collegando tassi di mortalità e livelli di formazione.

Secondo una recente indagine condotta dall'Istat, la mortalità è influenzata non solo da fattori anagrafici e condizioni di salute, ma anche dall'istruzione e dalla situazione socioeconomica delle persone. Questo studio ha rivelato una significativa correlazione tra il livello di istruzione e i tassi di mortalità, sottolineando come una bassa formazione possa contribuire a una vita più breve. I dati raccolti indicano che il tasso di mortalità per coloro che possiedono solo la licenza elementare è di 148,6 decessi per 10.000 residenti, un numero preoccupante se confrontato con il tasso di mortalità per i laureati, che si attesta a 108,8 per 10.000 residenti. La differenza di questi valori mette in evidenza un aspetto allarmante: l'istruzione non è solo un mezzo di acquisizione di conoscenze, ma un elemento cruciale per migliorare la qualità della vita e per allungarla. In particolare, l'indagine ha evidenziato anche il drammatico impatto della pandemia di Covid-19. Tra le persone senza titolo di studio, il 14,2% è deceduto a causa dell'infezione, mentre solo il 9,6% dei laureati ha subito la stessa sorte. Questo dato suggerisce che le persone con una maggiore istruzione sono più preparate ad affrontare situazioni di crisi sanitaria, non solo grazie a una migliore comprensione delle informazioni sanitarie, ma anche per avere accesso a risorse maggiori e a una rete di supporto più ampia. L'indagine ha analizzato 25 cause di morte, evidenziando gli svantaggi che i meno istruiti affrontano in termini di salute e longevità. Le conseguenze di questa disparità non si limitano alla mortalità; esse si estendono anche a una vita di qualità inferiore e a maggiori difficoltà finanziarie. Questi risultati sollevano interrogativi importanti su come le politiche educative e socioeconomiche possano essere migliorate per garantire una vita più lunga e sana a tutti i cittadini. Investire in istruzione e formazione deve diventare una priorità per ridurre il divario tra le diverse categorie sociali e migliorare le prospettive di vita della popolazione.

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