La scoperta della fissione nucleare, uno dei traguardi scientifici più significativi del XX secolo, porta il nome di Lise Meitner, una fisica austriaca nata a Vienna nel 1878 da una famiglia ebrea benestante. Meitner, che si laureò summa cum laude in fisica all'Università di Vienna nel 1906, ha dedicato la sua vita alla ricerca scientifica, collaborando con il noto chimico Otto Hahn negli anni '30, periodo in cui emerse il suo straordinario talento.
Nel 1939, Meitner e Hahn annunciarono la scoperta della fissione nucleare, ma i tumultuosi eventi dell'epoca cambiarono drasticalmente il corso della sua vita. Nel 1938, a causa della crescente minaccia del regime nazista, Lise Meitner si vide costretta a fuggire in Svezia, lasciando alle spalle la sua patria e il suo lavoro. Nonostante l'ingiusta condizione in cui si trovò, Meitner rifiutò di partecipare alla costruzione della bomba atomica, scelta etica che la rese ancora più rispettata nel mondo scientifico.
Purtroppo, la storia della scienza ha mostrato come il genio femminile sia spesso sottovalutato e trascurato. La scoperta di Meitner, pur essendo cruciale, è stata inizialmente oscurata da un sistema dominato dagli uomini. A riprova di ciò, nel 1944, il Nobel per la chimica fu conferito a Otto Hahn per i suoi lavori sulla fissione nucleare, senza neanche una menzione di Meitner, il che evidenziò ulteriormente il fenomeno noto come effetto Matilda, ovvero la tendenza a ignorare o attribuire il merito delle scoperte scientifiche agli uomini, anche quando il contributo femminile è stato determinante.
La vita e le opere di Lise Meitner sono un faro per le donne nel mondo della scienza e un monito per la società nella sua interezza riguardo l’importanza di riconoscere e valorizzare i contributi di tutti gli scienziati, indipendentemente dal genere. La sua eredità scientifica continua a ispirare generazioni di ricercatrici e ricercatori, sottolineando la necessità di equità e giustizia nella nostra comprensione della storia della scienza.