Nel gennaio 2025 si celebrerà il cinquantesimo anniversario del lancio dell'Altair 8800, un'imponente pietra miliare nella democratizzazione dell'informatica. Presentato dalla rivista Popular Electronics nel 1975, l'Altair 8800 è stato il primo personal computer accessibile al grande pubblico, aprendo le porte a un'era di innovazione tecnologica senza precedenti.
Questo dispositivo ha avuto un ruolo cruciale nella nascita di molte realtà imprenditoriali, tra cui Microsoft, fondata da Bill Gates e Paul Allen proprio per sviluppare un interprete BASIC per l'Altair. Il loro contributo ha segnato l'inizio di una rivoluzione che ha trasformato radicalmente il modo in cui interagiamo con la tecnologia.
Oggi, l'impatto dell'Altair è visibile anche in Italia, dove si possono contare circa 120 milioni di schermi in case private, con una media di cinque dispositivi per nucleo familiare. Questi numeri evidenziano quanto sia diventata ubiquitaria la tecnologia nella vita quotidiana degli italiani, portando con sé sia opportunità che sfide.
Tuttavia, nonostante la diffusione dei dispositivi, l'uso della tecnologia nell'istruzione sembra seguire una direzione diversa. Solo il 34% degli studenti italiani utilizza il computer durante le lezioni, una percentuale ben al di sotto della media europea, fissata al 50%. Anche l'uso dei tablet risulta limitato, con solo il 25% degli studenti italiani che ne fa uso, rispetto al 36% della media europea. Questa situazione pone interrogativi sull'adeguatezza dell'approccio educativo rispetto a un mondo sempre più digitalizzato.
L'anniversario dell'Altair 8800 non è solo un momento di celebrazione, ma anche un'opportunità per riflettere su come l'Italia stia affrontando la sfida di integrare la tecnologia nella vita quotidiana e nell'istruzione. Mentre il numero di dispositivi cresce, è fondamentale che anche le competenze digitali degli studenti vengano elevate per non rimanere indietro nel panorama europeo.
