Un'operazione delle forze dell'ordine nel Lazio ha portato all'arresto di tre persone coinvolte in un grave scandalo di corruzione relativo al Tfa, il corso di formazione per la specializzazione nel sostegno didattico per alunni con disabilità. Le indagini hanno svelato un'inquietante rete di complicità e pratiche illecite che permettevano a candidati di ottenere l'accesso al corso pagando somme esorbitanti.
Due dei tre arrestati sono docenti universitari attivi nel settore, ai quali sono state imposte misure cautelari, mentre il terzo è un imprenditore che ha avuto un ruolo cruciale nell'organizzazione di questo sistema di corruzione. Secondo quanto emerso, i candidati erano costretti a versare un totale di 15.000 euro, suddivisi in tre rate di 5.000 euro ciascuna, per garantirsi un posto nel corso.
Un arrestato ha rivelato che, sorprendentemente, bastava compilare solo 15 righe per superare l'esame scritto, evidenziando la superficialità dello stesso e la mancanza di rigore che caratterizzava il processo di valutazione. Inoltre, sembra che l'imprenditore avesse promesso ai candidati anche facilità nel superare il colloquio orale, creando un vero e proprio mercato nero per l'accesso al Tfa.
Questa inchiesta non solo solleva interrogativi sulla gestione dei corsi di specializzazione, ma mette in luce anche seri problemi di integrità e trasparenza all'interno delle istituzioni educative. Le autorità stanno ora valutando ulteriori sviluppi per scoprire l'ampiezza di questo fenomeno e per garantire che simili pratiche non possano ripetersi in futuro.
