La scuola di Pioltello, situata nella provincia di Milano, chiuderà i battenti il 31 marzo 2025 per celebrare la fine del Ramadan, conosciuta come Eid al-Fitr. Questa decisione ha generato un acceso dibattito, soprattutto considerando che quasi la metà degli studenti iscritti è di religione musulmana e pertanto non si presenterà a scuola in quel giorno festivo.
La vice preside della scuola ha espresso il suo disappunto riguardo alla situazione attuale del corpo docente, utilizzando i social media per sfogare le sue preoccupazioni. Ha messo in luce la crescente difficoltà di trovare sufficienti insegnanti disponibili, un problema che ha colpito anche altre istituzioni scolastiche della zona. Le sue dichiarazioni hanno sollevato interrogativi sulla pianificazione e sulla gestione delle risorse umane all'interno della scuola.
In aggiunta, la nota politica Silvia Sardone ha criticato apertamente la decisione di chiudere la scuola, definendola un provvedimento pericoloso. Secondo Sardone, tale misura potrebbe avere ripercussioni negative non solo sulla formazione degli studenti, ma anche sul dialogo interculturale, in un'epoca in cui è fondamentale promuovere l'integrazione e il rispetto reciproco tra diverse fedi e culture.
Il Collegio dei docenti ha comunque confermato la chiusura per motivi didattici, sottolineando che la festività incide significativamente sulla presenza degli studenti in aula. La decisione non è nuova; negli anni passati, infatti, la questione della chiusura per il Ramadan aveva già suscitato polemiche, con dibattiti accesi riguardanti le assenze degli studenti e le relative conseguenze sul percorso educativo.
Questa situazione a Pioltello rimane un esempio emblematico delle complessità che le scuole italiane devono affrontare in un contesto multiculturale. Mentre la diversità culturale arricchisce la realtà locale, essa porta con sé sfide che richiedono attenzione e sensibilità. Il dibattito su questa chiusura, pertanto, si inserisce in un quadro più ampio di riflessione sulle politiche educative e sui valori di inclusione.